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RITORNO AL FUTURO: IL CONGRESSO NAZIONALE ACOI MILANO 17 – 20 OTTOBRE 2021

Come promesso, eccomi al nuovo appuntamento a conclusione del 39° Congresso nazionale ACOI intitolato “Ritorno al futuro”.

Dopo 18 mesi di Covid caratterizzati da rallentamenti, rimodulazioni ed interruzioni, l’attività chirurgica e scientifica ha nuovamente la possibilità di rifiorire. La percezione avuta è che a livello nazionale, l’intento è quello di utilizzare tutte le risorse per fronteggiare le devastanti conseguenze che la pandemia ha innescato nei reparti e nelle sale operatorie arrivando a bloccare l’attività chirurgica e ingigantendo le liste d’attesa.

Il punto è che si è ripartiti proponendo un volume di lavoro maggiore di quanto proposto nel 2019.

L’ATTIVITÀ SCIENTIFICA NON SI FERMA MAI

Certamente guardando quanto sia stato prodotto e proposto di attività scientifica a questo congresso, posso affermare che il rilancio è ancora più forte di quanto sia stato fatto in passato.

Anch’io ho portato il mio contributo.

Ho proposto un video di tecnica chirurgica innovativa e mininvasiva, di cui avevo già parlato in precedenza: l’EXTENDED-TEP.

LUCI ED OMBRE SULLA TECNICA CHIRURGICA MININVASIVA PIÙ DIFFUSA: IPOM LAPAROSCOPICA

Sicuramente l’introduzione della laparoscopia nella correzione delle ernie addominali, quasi globalmente identificata con la tecnica IPOM laparoscopica, ha mostrato risultati clinici entusiasmanti: minor tasso di infezioni, riduzione del dolore post-operatorio, minor numero di giorni di degenza ed una precoce ripresa della vita sociale normale. Tuttavia, sebbene la tecnica sia considerata “sicura”, sono state descritte complicanze post-operatorie rilevanti: occlusioni intestinali da aderenze, dolore cronico da tacks di fissaggio, rari casi di fistole entero-cutanee o lesioni viscerali da introduzione di trocar laparoscopici. Queste complicanze non sono però descritte nella tecnica open di Rives.

Posizionamento di paziente e trocar in corso di intervento chirurgico E-TEP Rives VLS

UN CONNUBIO AZZECCATO: LA RIVES OPEN INCONTRA I VANTAGGI MININVASIVI

L’idea di unire una tecnica sicura come quella di Rives Stoppa ai vantaggi della chirurgia mininvasiva ha spinto alcuni chirurghi (Belyansky e Daes) a descrivere l’approccio dell’extended TEP.

Facendo riferimento alla mia esperienza personale, già dal 2003 iniziavo a riparare le ernie inguinali mediante la tecnica laparoscopica TEP (Totally Extra Peritoneal technique), e recentemente ho quindi potuto assimilare tecniche quali l’extended-tep Rives – Stoppa, consapevole che altri colleghi già ne hanno descritto la fattibilità, con ottimi risultati, seppur in follow-up ancora brevi.

Da Novembre 2019 ad oggi ho eseguito con successo 24 extended-tep, di cui 8 per ernie permagne inguino-scrotali e 16 per ernie ventrali della linea mediana.

RIVES OPEN ED E-TEP RIVES LAPAROSCOPICA: PRONTI PER IL CONFRONTO DIRETTO

Al momento in letteratura per le ernie ventrali, non si trovano studi che confrontino un approccio mininvasivo con uno open realizzando lo stesso intervento chirurgico e quindi con caratteristiche tecniche sovrapponibili: l’introduzione e la divulgazione della E-TEP Rives Stoppa permetterà sicuramente un confronto alla pari, tra la Rives classica e quella laparoscopica.

Propongo il seguente video, con commento audio, creato per un pubblico specialista, ma che può sicuramente interessare anche ai “non addetti ai lavori”

Buona visione.

Vi aspetto prossimamente perché non poche sono le novità da svelarvi!

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